giovedì 15 novembre 2012

Mov 2012 Il Leone dalle Ali Bagnate

Per gli orientisti di mezzo mondo il tradizionale Mov veneziano rappresenta una delle gare di orientamento più suggestive che possano esistere. La scorsa settimana è andata in onda un'edizione alquanto particolare. Giove Pluvio e Nettuno hanno messo lo zampino ed è stata l'acqua alta la protagonista principale di quest'anno. Un metro e mezzo contro il metro e venti previsto dal sito del comune. Qui a mio avviso la fonte del problema. L'organizzazione vista l'impossibilità di far partire la gara alle 9 sposta alle 10,30 il primo start sperando di trovare una situazione acqua più tollerabile. Io arrivo al Palazzetto alle 10,20....la situazione è drammatica. Albergavo in zona stazione e quindi per raggiungere l'Arsenale ho dovuto attraversare tutta la città e mediamente l'acqua arrivava al polpaccio (con zone dove il livello dell'acqua si spingeva fino al ginocchio)....gli unici posti asciutti erano i ponti. Avvicinandomi al palazzetto, immancabile ritrovo degli orientisti del Mov, circolano voci che la partenza sarà "punching starting" ad orario libero. Nel percorrere gli ultimi 500 metri vedo orientisti che si recano in partenza sfidando sia Giove che Nettuno. Nel Palzzetto c'è il caos. Mi viene confermato che l'orario di partenza è libero con ultima partenza alle 13,30. Mi chiedo come faranno a gestire 4000 persone in questo modo visto che alle 11-11,30 la maggioranza (tra cui il sottoscritto) è ancora a chiedersi "Cosa facciamo?" "Ma tu a che ora vorresti partire?". Intanto la marea pian pianino sta ritirandosi e la massa degli orientisti si sta preparando a mettere il musetto fuori per andare in partenza. Nel Palazzetto iniziano ad annunciare di affrettarsi a recarsi in partenza visto l'alto numero di partecipanti che devono ancora gareggiare (eccoli quà i miei polli). Sono circa le 12,45 e mi avvio a prender posto in coda per cercare di partecipare al mio terzo Mov. A questo punto la gelata:la gara è sospesa per motivi di ordine pubblico!!! Ebbene si avete proprio letto bene....motivi di ordine pubblico. Siamo abituati a pensare ad altri eventi sospesi per queste problematiche (forse il tanto vituperato calcio??). Penso a cosa possa essere successo di tanto grave da far intervenire i vigili, i carabinieri, il battaglione San Marco!! A mente fredda la risposta è semplice. Il Mov normalmente si porta dietro una scia di polemiche montate da tursti e veneziani che a torto o a ragione non gradiscono essere "disturbati" da un'orda di sciamannati alla ricerca di cubotti di tela colorati di bianco e di arancio. Figuriamoci con l'acqua alta come sarà il livello di polemiche quest'anno. In più sembrerebbe che si siano verificati fenomeni di spinte, cadute provocate da qualche atleta al mal capitato turista o veneziano (cose che succedono ogni anno ma l'acqua alta di questa edizione non ha di certo aiutato ad essere concilianti). Qui noi atleti dovremmo fare un passo indietro. E' vero che quando sei in gara corri per vincere e se ti presenta davanti un passante fai poco per evitarlo, ma ricordiamoci che qualsiasi sport (ed il nostro in particolare visto che in molti lo definiscono eco-sostenibile) è basato sul rispetto. Rispetto delle regole, dell'avversario, dell'ambiente che ci circonda (e le persone ne sono parte integrante), rispetto delle città che ci ospitano. Non credo che da questo punto di vista il movimento orientistico italiano abbia fatto una bella figura. Poi, sia ben chiaro, non giustifico, anzi condanno fermamente, le ombrellate inferte da veneziani e turisti. Ci vuole rispetto da entrambe le parti ma iniziamo noi! Che dire dell'organizzazione. Premesso che stimo ed apprezzo il lavoro fatto da tutti quelli che hanno contribuito affinchè, nel corso degli anni, questa gara diventasse quello che è, credo che siano state prese decisioni discutibili. A parer mio si doveva aspettare qualche ora (le 12.30) e far partire tutti da quel momento, per cause di forza maggiore. Si è optato per una via di mezzo caotica che ha fatto correre una parte degli iscritti e che soprattutto ha fatto arrabbiare un sacco di gente; dagli orientisti che non sono riusciti a partire (in partenza c'è stata una semi rivolta al momento dell'annuncio della sospensione gara), ai soliti turisti e venziani, al Comune che sollecitato dalle proteste ha di fatto chiuso la gara tramite l'intervento dei vigili....un figurone. E poi la pubblicità negativa creata dall'evento è stata significativa (un mio collega che non sa neanche cosa sia l'orientamento mi chiede se sono stato preso ad ombrellate durante la gara). Col senno di poi siamo tutti bravi ma a parer mio quest'anno l'orientamento ha fatto un passo indietro. Al prossimo Mov P.S. Mi rendo conto che il mio post sia poco pro orientista ma credo che quando le cose vadano non troppo bene bisogna parlarne per migliorarle in futuro. Aspetto commenti anche feroci Al prossimo blog

5 commenti:

  1. Questa mattina un mio collega veneziano, che da studente aveva corso la gara in una categoria scuole e l'aveva pure vinta, mi ha apostrofato in malo modo e voleva sapere se ero anche io tra i "cog%&$oni" he hanno corso domenica scorsa.

    Non ero a Venezia, quindi non faccio alcun commento sulla gara e la situazione occorsa: non deve essere stata di facile gestione, decisione e sopportazione per nessuno. Ho solo un tarlo nel cervello, da stamattina, relativo a come saremo visti e considerati in futuro dai veneziani :-(

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    1. Concordo in toto con il tuo pensiero Stefano: decisione molto complicata da prendere. Perchè non provare a farla, come molti orientisti suggeriscono di notte? Sarebbe spettacolare se il Comune non si mette di traverso.

      Ciobin 1975

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  2. Carissimo, tra tutti i blog che ho letto sull'argomento il tuo è uno dei pochi che dice le cose come stanno, in modo sensato e maturo, fossero tutti come te! Ciò che hai descritto l'ho vissuto anch'io, esattamente nello stesso modo, con la sola differenza che io la gara, o meglio, il giro con la mappa, l'ho voluto fare, ma camminando soltanto, munito di stivaloni da pescat-ori, che arrivavano all'inguine. Ti posso quindi testimoniare che tra le calli era tutto un maledire gli orientisti che passavano schizzando, solo qualcuno rallentava e si preoccupava di essere "educato". Una gara dove non si può/deve correre, è un "non sense" non credi? Personalmente sono certo di aver fatto la scelta giusta fregandomene del cronometro e delle classifiche per assaporare comunque il piacere di orientarsi nel "labirinto della serenissima". A chi si è iscritto per correre e ... ha corso, si può rimproverare solo una mancanza di "fair play", ma agli organizzatori (peraltro miei amici, che stimo da sempre) devo rimproverare mancanza di coraggio ed insipienza, non solo per aver lasciato partire una gara che da subito appariva priva di ogni significato, ma soprattutto per aver messo una seria minaccia alla possibilità di disputare ancora gare di orienteering a Venezia, privandoci dunque di questa gara unica al mondo. Ma come, ci opreoccupiamo di non disturbare troppo gli animali, per le grandi gare nel bosco, e non ci preoccupiamo delle persone di una città dove si scatenano 4000 corridori? Da alcuni anni, assieme all'amico Zonato, dico che Venezia si può correre ormai solo di notte, ed ancora oggi lancio dal tuo blog lo stesso messaggio: organizzate il prossimo meeting di orientamento a Venezia, con inizio delle partenze dalle ore 24.00! Sarà una notte fantastica!
    Walter Peraro

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    1. Bella e suggestiva l'idea di una Venezia by night...almeno un tentativo si potrebbe fare. E secondo me attirerebbe ancora più pubblico.

      Ciobin 1975

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    2. @walter: " devo rimproverare mancanza di coraggio ed insipienza"....per fortuna che sono tuoi amici e che li stimi da sempre altrimenti cosa avresti scritto?

      e cmq ,alla luce di ciò che dici sul non dover dare il via alla gara, non è molto coerente con il rispetto delle difficoltà dei veneziani in un giorno di alluvione essere partito....anche con muta da pescatore e senza correre
      Mi suona molto come un predicozzo in stile veteroDC...con tutta la stima e il rispetto per colui che ha accompagnato come speaker i miei primi dieci anni di orienteering

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